Assistenza agli anziani, le speranze per il prossimo futuro

Si sa che gli anziani, soprattutto i non autosufficienti, sono i più bisognosi di cure. Eppure, negli ultimi anni, tagli e “ottimizzazioni” di risorse hanno finito col gravare di più proprio in questo settore. Una delle associazioni italiane che rappresentano le Residenze Sanitarie Assistenziali, ha di recente acquistato alcune pagine sui principali quotidiani, per evidenziare questa situazione e cercare di approfondire con gli interlocutori istituzionali alcuni delicatissimi punti chiave.
A partire dalla revisione del calcolo dell’Isee, che include nel reddito tutti i familiari, anche se non conviventi. Cosa che comporta un maggior esborso di denaro da parte degli ospiti (ricordiamo che sono tutti anziani non autosufficienti) e delle famiglie, obbligate a contribuire al pagamento delle rette o a riportare l’anziano grave tra le mura domestiche. Insomma la riduzione di nuovi ricoveri e le dimissioni volontarie di molti utenti già ospitati per l’impossibilità di far fronte economicamente alla retta.
Di conseguenza il rientro a domicilio di questi utenti gravi provoca una maggiore richiesta di assistenza sanitaria domiciliare e maggiori spese di cura a carico delle famiglie, con aumenti di ricoveri in ospedale (che presenta costi di quattro volte superiori ad una RSA) e un evidente aggravio di spese per tutta la collettività.
Il pericolo di un incremento del “sommerso” nella ricerca di badanti o di personale poco o nulla qualificato, così come il rischio di ricoveri in strutture non accreditate presso il sistema sanitario o addirittura abusive, di un peggioramento generale della qualità della vita sia dell’anziano stesso, sia della famiglia che ne ha cura.
La necessità di un aumento delle richieste di permessi di assistenza (ex legge 104) da parte dei familiari sempre più costretti a prestare cura personalmente, che costituisce un altro capitolo di maggiore spesa per la collettività.
Punti che dovranno tener conto, come risultato, anche dello svilimento del settore dell’assistenza all’anziano non autosufficiente, dello svuotamento progressivo degli anziani ospitati nelle Rsa, con tutto quel che ne consegue in termini di occupazione e redditività sociale, proprio in uno dei settori a maggior traino per l’occupazione e l’economia.
Ai quali dovrà aggiungersi un dibattito concreto sulla “negazione” del diritto fondamentale di ognuno a ricevere cure adeguate e una vecchiaia dignitosa.