Col 2015 cambia definitivamente il calcolo dell’Isee. Dal primo gennaio per accedere ai servizi sociali non sarà più valida la vecchia dichiarazione, ma si dovrà presentare la DSU Dichiarazione Sostitutiva Unica, una diversa formula di calcolo (che sta procurando non pochi problemi ai Centri di Assistenza Fiscale) che presenta alcune novità. La prima è che dovrà essere compilata una DSU specifica per l’assistenza sociale, la seconda è che rientrano nel calcolo anche controlli in tempo reale su risparmi, depositi azionari, assegni di mantenimento vari.
Prima per i regolamenti attuativi del nuovo calcolo rispetto ai servizi di assistenza erogabili è la Società della Salute di Firenze, che ha introdotto due ulteriori novità: si potrà accedere ai servizi sempre con la soglia minima di 6.000 euro annui, ma solo se si è residenti da più di due anni. Si sarà inoltre obbligati, qualora assistiti, a comunicare ogni eventuale variazione di reddito al rialzo.
Chi contravviene a queste norme rischia, così come da regolamento attuativo, di essere sospeso dall’erogazione dei servizi per i due anni successivi dalla dichiarazione infedele accertata.