Anziani. Solo il 2,7% assistito a domicilio. E in qualche parte d’Italia l’Adi non esiste affatto

I dati presentati alla II Edizione degli Stati Generali dell’assistenza a lungo termine, organizzati da Italia Longeva al ministero della Salute. Oltre alla tipologia di assistenza erogata, forti differenze anche sul numero di ore dedicate a ciascun paziente: si va dalle oltre 40 ore annuali di Potenza alle 9 ore di Torino.
Pur essendo l’alternativa “più efficace ed economicamente sostenibile” all’attuale modello che ruota attorno all’ospedale, l’assistenza domiciliare per la cura a lungo termine degli anziani fragili o con patologie croniche ad oggi è “pressoché un privilegio”: ne gode infatti solo il 2,7% degli ultrasessantacinquenni residenti in Italia (in alcuni Paesi del Nord Europa sono assistiti in casa il 20% degli anziani), e le prestazioni, le ore dedicate a ciascun assistito, la natura pubblica o privata degli operatori e il costo pro capite dei servizi sono i più differenti e variegati, a seconda delle aree del Paese. Lo rilevano i dati presentati al Ministero della Salute… su quotidianosanità