Da Isee a DSU come funziona il nuovo riccometro in vigore dal 2 gennaio 2015

Dal 2 gennaio 2015 il vecchio Isee è sostituito dalla DSU, dichiarazione sostitutiva unica.
A causa delle difficoltà di compilazione e in attesa dell’accordo che permetterà di utilizzare i CAF (Centri di assistenza fiscale) per ottenere il nuovo modello, la Regione Toscana accetterà in regime transitorio il vecchio Isee (o, per le scadenze anteriori al 31 marzo prossimo, una dichiarazione su base Isee) fino al 31 marzo 2015.
Nel frattempo, ecco come orientarsi

Chi lo rilascia?
Per adesso il nuovo DSU può essere rilasciato solo dall’INPS poiché non è stata ancora rinnovata la convenzione con i CAF locali. I possessori del codice PIN rilasciato dall’Inps potranno riempire i moduli necessari alla certificazione sul portale INPS.
L’aiuto fornito dalla procedura online presenta tuttavia molte difficoltà, per la complessità dei dati e per alcuni dubbi interpretativi ancora de definire. Tra questi ci sono proprio i trattamenti assistenziali non erogati dall’Inps e la loro autocertificazione. In pratica non si sa ancora se esenzioni o agevolazioni per il pagamento dei tributi o la compartecipazione al costo dei servizi residenziali o assistenziali entri o meno nel cumulo dei redditi da dichiarare.

Quali sono le principali differenze con l’Isee?
Entrano nel calcolo anche il mutuo, l’imu, la giacenza media e il saldo di conto corrente, i redditi extra Irpef (cedolare secca) e le spese mediche sostenute nell’anno precedente.
Per i soggetti esonerati dalla presentazione dei redditi, modello unico o 730, i redditi da lavoro o pensione devono essere dichiarati anche se sono già noti al fisco.

Il modello cambia secondo la prestazione da richiedere
A differenza dell’Isee, la nuova DSU, varia secondo la prestazione da richiedere. Nel nostro caso ci sono due moduli aggiuntivi specifici: uno per l’assistenza sociosanitaria residenziale e uno per l’assistenza sociosanitaria domiciliare. Nel calcolo dei redditi entrano informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali, la cui dichiarazione è in grado di essere controllata sulle banche dati dell’anagrafe tributaria e sui dati “storici” bancari, entrano nel reddito anche redditi patrimoniali relativi alla rivalutazione di terreni o ad assegni di mantenimento percepiti, nonché di prestazioni mediche sostenute durante l’anno.

Disabilità e non autosufficienza rientrano nei “casi particolari”
Se nel nucleo familiare sono presenti persone disabili o non autosufficienti è necessario riportare gli estremi della certificazione che attesta il disagio. Concorrono al calcolo anche le fatture dei pagamenti per l’anno 2014 per l’assistenza personale prestata da Enti. Non occorre invece nessuna dichiarazione per le spese sostenute per eventuali badanti, perché è calcolata direttamente dall’Inps.
Nel caso in cui un componente della famiglia usufruisca di prestazioni sociosanitarie residenziali permanenti, si dovrà tener conto della retta versata per la quota alberghiera.

C’è un modello DSU specifico per chiedere l’accesso in RSA e strutture protette?
Sì. Oltre alle indicazioni patrimoniali e di reddito occorrerà allegare anche gli estremi delle DSU dei figli, comprese le eventuali donazioni di immobili eventualmente effettuate in favore, oltre all’esistenza di eventuali condizioni particolari di bisogno del nucleo familiare richiedente.

Dal sito dell’Inps ecco il modello di dichiarazione:
Modello Dichiarazione