In Toscana il sistema sanitario e sociale regge. Ma le scelte sbagliate della Regione si pagano

Il 4 luglio c’è stato un interessante incontro organizzato dall’Ars e dalla Regione che illustrava lo stato di salute e dei servizi sanitari e sociali dei 3.744.398 toscani. Interessante la concomitanza con una importante iniziativa della Cgil a Roma.
La prima doverosa impressione da riferire è che la Toscana mantiene un’importante rete di strutture di ricerca e valutazione, consolidata nel tempo (Agenzia Regionale di Sanità e non solo), con notevole capacità di leggere e riferire lo stato sanitario e sociale. Il quadro che emerge in Toscana sullo stato di salute (continua, dopo il rallentamento del 2015, l’allungamento dell’aspettativa di vita) e accessibilità ai servizi si mantiene migliore rispetto al livello nazionale per diversi punti di vista e, naturalmente, l’intervento dell’assessore alla Salute Stefania Saccardi ha enfatizzato molto questi profili. Positiva la concomitante presentazione dei dati sociali e sanitari.
Ma gli interventi si sono ben guardati da aprire una valutazione degli effetti delle scelte sbagliate degli ultimi anni fatte in Toscana… su quotidianosanità