L’internet che fa bene agli anziani. Con i social media meno depressione da dolore

Un nuovo studio americano, pubblicato sul Journal of Gerontology, è giunto alla conclusione che l’interazione sui social media dei soggetti anziani con dolore cronico, può spezzare il legame tra dolore e depressione.
Lo studio è abbastanza approfondito, poiché riguarda quasi 3500 persone osservate, tutte di età superiore ai 67 anni. Il rischio di scivolare nella depressione a causa di un dolore cronico, di solito collegato alla minore autonomia e alla costrizione a rimanere tra le pareti domestiche, può essere notevolmente ridimensionato interagendo con amici e familiari attraverso i social network.
Lo studio ha “campionato” i soggetti attraverso diversi stili di vita e condizioni familiari. Tutti svolgevano almeno una volta al mese un’attività sociale, come recarsi a una funzione religiosa del proprio quartiere o paese, alcuni navigavano in internet sui social network, altri ancora vivevano da soli piuttosto che in famiglia. Nonostante questi parametri, però, in nessun caso come rispetto al gruppo attivo sui social network, i sintomi di depressione risultavano praticamente dimezzati: solo il sei per cento, rispetto al quindici fra coloro che non utilizzavano i social.
Lo studio non fa che rinforzare le sperimentazioni che dimostrano quanto il supporto sociale sia utile per contrastare depressione e dolori fisici, soprattutto nelle fasi di limitazioni e perdita della propria autonomia personale. Tuttavia, avvertono i ricercatori, anche se l’uso relazionale dell’internet può alleviare molto e diminuire le problematiche, non è altrettanto risolutivo rispetto a una serie di relazioni e di supporto umano fisico tra le persone con limitata autonomia e dolore cronico.