L’Italia invecchia, serve assistenza a 360 gradi

”Il pianeta anziani in Italia si espande sempre di piu’ e oggi conta circa 12 milioni di ultra65enni (circa il 20% della popolazione generale) con una tendenza nei prossimi 40 anni ad un raddoppio degli ultra85enni. Questo andamento demografico – spiega il presidente della Societa’ Italiana di Geriatria e Gerontologia, Giuseppe Paolisso – pone serie problematiche in tema di assistenza sociale e sanitaria che non sempre il sistema Italia e’ pronto a risolvere. Dal punto di vista sociale la maggior parte dei nostri anziani sono accuditi da badanti (se ne calcolano circa 1.800.000 in Italia) che spesso provengono dai paesi dall’Est , che hanno difficolta’ con la lingua italiana, di cui gli anziani sono ‘obbligati’ a fidarsi ma che hanno scarsa cultura socio-sanitaria e che non infrequentemente sono disorientate sul piano nutrizionale o commettono errori terapeutici (dati SIGG 2013). Dal punto di vista sanitario dati dello studio di Registro ARNO-Cineca ci dice che il 95% degli anziani usufruisce di almeno una prescrizione farmaceutica nell’arco di un anno, il 15.8% subisce un ricovero ospedaliero ordinario mentre il 5.2% ricorre in ospedale per un Day-Hospital e l’85.9% della popolazione anziana richiede un visita Specialistica Ambulatoriale con costo annuo globale di assistenza da parte del SSN che e’ di 2117 euro al fronte di 539 Euro. Tra le patologie le Neoplasie (38%), le Malattie Cardiovascolari (34%), il Diabete (18%) e la Demenza (7%) sono quelle a maggiore prevalenza (dati ISTAT 2012). Mentre pero’ per neoplasie, malattie cardiovascolari e diabete molto e’ stato fatto sia in termini di prevenzione che di capacita’ terapeutiche, ben piu’ grave e’ il problema demenza. La malattia di Alzheimer e’ una vera e propria epidemia mondiale che oggi colpisce 36 milioni di persone nel mondo che diventeranno circa 68 milioni nel 2030 con un aumento del 50-60% dei casi in Europa e America del Nord e del 100-110% in Africa (prevalentemente Nord Africa) ed Asia (dati WHO 2012). In Italia la Demenza ha una prevalenza del 7 % con circa 900.000 casi censiti e 3.000.000 di familiari coinvolti come caregiver ed un costo annuo stimato ( tra costi diretti ed indiretti ) di circa 2.5 miliardi di euro per il SSN ( dati Istat 2012). Purtroppo tutti i tentativi terapeutici per curare o rallentare la Demenza (sia come farmaci che come vaccini) che nel corso degli anni si sono succeduti si sono rilevati inefficaci o scarsamente durati nel tempo. I recenti dati prodotti da Tanzi e coll ( Nature – 2014) a Harvard, che hanno creato ” in vitro” le condizioni in cui si sviluppa la malattia di Alzheimer nell’uomo, offrono pero’ in concreto nuove e solide speranze di poter conoscere meglio i meccanismi fisiopatologici che sono alla base della malattia e di sperimentare nuovi e forse piu efficaci farmaci per poterla combattere. In Italia il nuovo piano nazionale Demenze che il Ministero della Salute si appresta a varare un utile strumento per affrontare in modo organico , dalla prevenzione al supporto sociale alle sperimentazioni terapeutiche, il problema demenza in Italia. Forse in un paese che invecchia cosi velocemente una strategia piu generale quale quella di un piano sanitario nazionale per l’assistenza agli anziani sarebbe la vera svolta per offrire un’assistenza a 360 gradi compendiando qualita’, quantita’ e contenimento dei costi”.