Quando gli angeli custodi sono addirittura due

Se è vero che ognuno di noi ha un angelo custode, grazie ai ricercatori del CNR di Lecce, gli anziani potrebbero averne addirittura due. Il secondo, supertecnologico, è stato appena presentato al Techitaly di Bruxelles. È uno speciale sensore da indossare, progettato per monitorare ogni attività dell’anziano tra le sue mura domestiche.
Immaginate una persona sola che perde l’equilibrio e cade, o che perde i sensi. Il sensore allerterà immediatamente i soccorsi facendo addirittura trovare già aperta la porta di casa.
Lo speciale meccanismo è parte dell’affascinante universo della domotica. Ovvero la casa in cui, in caso di bisogno, tutto – compreso chi vi abita – è costantemente controllabile a distanza.
Tutto ciò non riguarda solo gli anziani. La si usa per controllare il riscaldamento, far partire la lavatrice o accendere il forno dove al nostro rientro ci aspetterà già cotto un prelibato pollo arrosto con patatine.
Ma specialmente per le persone anziane la domotica può offrire anche efficienti sistemi di rilevamento movimenti anomali, sistemi di videosorveglianza o vivavoce attivabili in qualsiasi momento, allarmi sempre più sensibili in grado di chiamare in un attimo pompieri, ambulanza o forze dell’ordine.
Il sensore di ultima generazione è realizzato in Italia, dagli scienziati dell’Istituto Microelettronica e Microsistemi del Cnr. La differenza col passato è sostanziale, poiché il sensore non serve solo a dare l’allarme, ma registra tutta una serie di dati (la stanza dove avviene la caduta, l’ora, etc.) ed è in grado di adottare anche dei comportamenti attivi: allarme alla porta, porta che si apre, eventuali altri richiami acustici o luminosi che facilitino i soccorsi.
Insomma, anche se il vostro angelo custode dovesse per una volta distrarsi, c’è chi è pronto a salvarvi comunque la vita.