Tumori, il 50% colpisce gli ultra 70enni e 8 su 10 non ha accesso a trattamenti innovativi

Il 50% dei malati di cancro ha oggi piu’ di 70 anni, ma molti arrivano alla diagnosi troppo tardi e ben 8 su 10 non hanno accesso ai trattamenti piu’ innovativi. La lotta al cancro, pero’, ”non ha eta”’ ed anche con i capelli bianchi questa malattia puo’ essere sconfitta: e’ questo il messaggio della campagna presentata in Senato dalla Fondazione Insieme Contro il Cancro.
Dal 19 al 25 ottobre sara’ possibile sostenere l’iniziativa – che verra’ presentata nei vari programmi delle reti Rai – con un messaggio o una chiamata al 45503, donando un sms solidale a favore degli anziani. Fra i testimonial, Renzo Arbore e Roberto Gervaso. Ogni giorno, in Italia, 1000 persone si ammalano di tumore. La meta’ di questi pazienti ha superato i 70 anni: “Si tratta molto spesso di anziani soli, che arrivano alla diagnosi troppo tardi – spiega l’oncologo Francesco Cognetti, Presidente della Fondazione Insieme Contro il Cancro -. Non solo. L’accesso alle cure diventa piu’ difficile con l’avanzare degli anni. Solo 2 pazienti over-70 su 10 accede ai trattamenti oncologici migliori e meno della meta’ riceve consigli su stili di vita corretti”. Per questo, la Fondazione lancia la campagna di sensibilizzazione e prevenzione dei tumori nell’anziano: “Vogliamo diffondere una cultura dell’assistenza oncologica nuova, che abbia al centro anche le esigenze dell’anziano. L’aspettativa di vita nel nostro Paese – sottolinea Cognetti – si e’ infatti notevolmente alzata: oggi un settantenne ha ancora
18 anni (se uomo) e 21 anni (se donna) davanti a se’. Ecco perche’ diventa fondamentale correggere il proprio stile di vita e sottoporsi a regolari controlli medici e di screening: anche in eta’ avanzata, una diagnosi precoce puo’ fare la differenza”.
Tante le attivita’ che potranno essere realizzate con i proventi della campagna: dalla diffusione di opuscoli rivolti agli anziani sugli stili di vita e sugli screening, ai corsi di cucina nei centri anziani con oncologi e cuochi ai progetti pilota per favorire l’esercizio fisico gratuito nella terza eta’ ed i corsi per i familiari. Negli anziani ”il rischio oncologico e’ 40 volte piu’ alto rispetto alle persone di 20-40 anni – ricorda Roberto Bernabei, Direttore Dipartimento di Geriatria Neuroscienze ed Ortopedia del Policlinico Gemelli di Roma -. Ma molte forme di cancro possono essere evitate attraverso la conduzione di stili di vita sani. E’, infatti, provato come anche nelle terza eta’ mutare i propri stili di vita comporti benefici per l’intero organismo. Non e’ per nulla vero dire ‘tanto fumo da 40 anni, se anche smetto non ho miglioramenti’. Interrompere il vizio, invece, dimezza il rischio di essere colpiti da tumore del polmone”. La campagna vuole anche porre all’attenzione di clinici e istituzioni l’importanza di coinvolgere gli anziani nei programmi di screening e nelle sperimentazioni cliniche dei trattamenti innovativi.