Anziani: vogliono lavorare, spendono in salute, trainano l’economia

L’ultimo rapporto del Censis e Concept Future Lab, traccia un quadro sorprendente della popolazione anziana del Paese, che rappresenta ben il 20% della sua popolazione totale.
La prima sorpresa è che gli anziani hanno voglia di lavorare, non solo per l’importante integrazione di reddito, ma per essere ancora attivi. Anzitutto sono più di tre milioni gli anziani italiani che lavorano regolarmente o di tanto in tanto, mentre un ulteriore mezzo milione ha in mente di cercare un’occupazione o avviare un’attività lavorativa autonoma. Tra questi, mediamente, un terzo pensa a un’attività professionale, uno a un’attività commerciale e un terzo o poco più a un’attività artigianale. Da questo quadro emerge poi un altro dato interessante, poiché oltre l’80% giudica positivamente la propria vita, quasi un 50% è molto o abbastanza soddisfatto perché fa cose che lo gratificano e il 35% circa oltre ad essere soddisfatto vorrebbe riuscire a fare ancora di più o cose diverse.
Il secondo dato sorprendente è che gli anziani contribuiscono di tasca propria per tredici miliardi di euro alle cure sanitarie private, per far fronte con le loro risorse alla sfera dei bisogni non coperta o coperta solo parzialmente dal sistema di welfare pubblico. Questa cifrà così importante tocca il vertice del 40% della spesa sanitaria privata totale degli italiani.
In linea con questi dati la terza sorpresa: gli anziani fanno “girare” l’economia più dei giovani. I consumi delle coppie con un capofamiglia anziano si attestano in 1200 euro all’anno in più rispetto alle coppie con un capofamiglia d’età inferiore ai 40 anni, portando il dato generale dei consumi a quasi un più 5% rispetto al meno 12% dei soggetti più giovani. Consumi che comprendono anche beni di consumo non tipicamente anziani, come elettrodomestici, smartphone e tablet, ristrutturare casa e altro.
A questi dati si aggiungono poi quelli già diffusi in passato sul ruolo significativo delle persone anziane anche nel sostenere i propri giovani, sia economicamente sia come aiuto fattivo e concreto alle esigenze di vita quotidiana. Sempre più indispensabile alla carenza di lavoro e servizi.
Gli anziani over65 in Italia sono oggi 13,2 milioni, ai quali si aggiungeranno altri 3 milioni nei prossimi quindici anni. Numeri sempre più importanti, anche ai fini dell’attesa ripresa economica.