Da oggi comincia la fase tre delle limitazioni imposte per il coronavirus. Ma questo non significa che gli anziani, soprattutto i quasi nove milioni affetti da una o più patologie croniche, debbano allentare alcune attenzioni specifiche a salvaguardia della loro salute.
Tre le indicazioni che arrivano dalla SIGG, la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, considerando che anche questa, come ogni infezione, predilige gli organismi più deboli con più basse difese immunitarie.
Le prime due riguardano lo stile di vita, che deve porre la massima attenzione a mantenere il proprio corpo in forma, con un po’ di attività fisica e alimentazione sana ed equilibrata. Poi c’è da porre ancora moltissima attenzione nell’evitare ambienti molto affollati e a mantenere le distanze di sicurezza nelle relazioni con gli altri, anche con i propri familiari, cercando di limitare esposizione e contatti al minimo possibile e usufruendo ancora – se possibile – dei servizi di spesa a casa e consegna medicine.
La terza è non allentare l’attenzione a qualsiasi segnale di malessere anomalo. Senza lasciarsi prendere dall’ansia, ma attenti al proprio stato di benessere in fatto di febbri, perdita di olfatto, oppressione toracica e qualsiasi altra variazione del proprio stato di benessere. Ne consegue il cercare di seguire una meticolosa aderenza alle terapie e alle prescrizioni del proprio medico curante e il sottoporsi ai vaccini salvavita già disponibili, come antinfluenzale e antipneumococcica. In molti casi ì consigliabile anche quella contro l’herpes zoster.