L’arma dei carabinieri a difesa degli anziani

Hanno fatto molto clamore i dati diffusi dai NAS dei Carabinieri in una conferenza stampa dell’altro giorno. Secondo le notizie riportate dalla stampa una struttura per anziani su tre non rispetta le regole e non tutela gli anziani quanto dovrebbe.
E’ chiaro che in giorni che vedono crescere ai danni degli anziani casi di maltrattamento e scarsa protezione il dato è uno di quelli che fanno saltare dalla seggiola, ma poi consultando i dati effettivamente trasmessi nelle slide di presentazione si scoprono alcune cose importanti che riportano un po’ di sereno all’orizzonte.
Per prima cosa nessuna RSA Toscana risulta fuori regola! Tanto che tra il 2014 e il 2016 nelle RSA Toscane sono stati effettuati solo i sei o sette arresti per violenze noti alle cronache e immediatamente venuti allo scoperto.
E’ chiaro che si dovrà lavorare ancora di più perché certi fatti non succedano “mai”, ma sul fronte organizzativo, di igiene, di permessi (e controlli) e di cura della persona, tutto il sistema toscano supera abbondantemente l’esame.
Il dato diffuso dai Carabinieri riguardano in generale una situazione “italiana” dove al primo posto, tra i diversi illeciti di natura burocratica e amministrativa, spiccano i soliti esercizi abusivi della professione e le carenze strutturali dei luoghi di accoglienza degli anziani, la quasi totalità dei quali si riferisce a strutture di riabilitazione e altri servizi non specificamente residenziali.

Qui in pdf le slide diffuse dall’Arma dei Carabinieri e dal Ministero della Salute