Una giocosa ginnastica per la mente riduce fino al 30% i danni cognitivi

Con le ultime ricerche sono ormai due i fattori sicuri per sconfiggere, attenuare o ritardare il più possibile demenze e altri danni cognitivi.
Il primo di questi fattori è la socialità, il sentirsi ancora importanti nella propria vita nei suoi aspetti sociali, di incontro con gli amici, realizzando qualche attività.
Il secondo fattore è far fare ginnastica al cervello. Che siano rebus, parole crociate, lo studio di qualcosa o anche l’apprendimento del computer, ogni cosa (e soprattutto le più giocose) contribuisce a tenere allenata la mente nel risolvere piccoli problemi e difficoltà. Quasi a dire, se non si trattasse delle difficoltà controllate della risoluzione di un quiz, che affrontare problemi aiuta.
Quest’ultima ricerca, condotta in America su un campione di quasi 2000 ultrasettantenni monitorati per anni e un sottogruppo di circa 600 anziani che presentavano rischi cognitivi perché portatrici del gene dell’apoliporteina APOE, fattore di rischio ormai accertato per la malattia di Alzheimer e altre demenze, ha dimostrato infatti che in entrambi i gruppi studiati la diminuzione dell’insorgere di problemi cognitivi si riduce fino al 30%.