In base alle Leggi Nazionali e Regionali ogni Comune dispone di facilitazioni e contributi per l’eliminazione delle barriere architettoniche. La richiesta prevede la compilazione di un apposito modulo, normalmente disponibile in download sul sito internet del proprio Comune di Residenza.
Il modulo, intestazioni a parte, è pressoché identico in ogni Comune.
Ecco un esempio.

La domanda per il contributo deve essere fatta al sindaco del proprio comune di residenza, prima di effettuare qualsiasi opera. Non sono concessi contributi su consuntivi di lavori già eseguiti o durante l’esecuzione dei lavori stessi.

La Regione Toscana ha attivo il numero verde 800-860070 (non udenti 800-881515) per informare i cittadini.

PER QUALI OPERE SONO CONCESSI I CONTRIBUTI

  • opere interne all’abitazione del richiedente
  • opere su parti comuni di un edificio (una scala condominiale, ad esempio)

il contributo, inoltre, può riguardare una singola opera o un insieme di opere connesse all’opera principale e funzionale all’abbattimento di più barriere architettoniche.

I CONTRIBUTI EROGATI

Le opere al di sotto dei 3.000 euro di importo totale sono di solito completamente finanziate. Per le cifre superiori esistono, in base alle disponibilità, finanziamenti che coprono fino al 25% delle spese.

L’erogazione del contributo avviene dopo l’esecuzione dei lavori, alla presentazione della documentazione e delle fatture già saldate.
La domanda, qualora per indisponibilità di fondi non venga immediatamente accettata, è valida in ogni caso anche per gli anni successivi.

Nel caso dell’abbattimento delle barriere architettoniche sono ammessi anche contributi multipli (altre facilitazioni personali, nazionali o locali) a condizione che non superino l’ammontare totale dei lavori.

La legislazione fiscale, inoltre, permette di dedurre fino al 36% delle spese sostenute, dalla dichiarazione dei redditi.

LA DOCUMENTAZIONE

  • domanda al sindaco in carta da bollo entro l’ 1 marzo dell’anno.
  • certificato medico, anche del proprio medico di base, che attesti l’handicap del richiedente, indicando la patologia e le connesse obiettive difficoltà alla mobilitazione o l’eventuale menomazione e limitazione funzionale permanente
  • autocertificazione della residenza nel condominio o appartamento in cui si intendono fare le modifiche o le integrazioni architettoniche
  • una descrizione generale delle opere o modifiche da effettuare e della spesa prevista
  • se la persona richiedente è riconosciuta come disabile (condizione che dà diritto di precedenza all’erogazione di contributi) deve essere allegato anche l’attestato della propria asl.

IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO

  • presentazione della domanda da parte dei richiedenti
  • accertamenti sull’ammissibilità della domanda e sulla corretta documentazione
  • il comune stabilisce l’ammontare delle domande ammissibilie e ne forma un elenco
  • l’elenco è reso pubblico con l’affissione nella casa comunale
  • il sindaco comunica alla Regione il fabbisogno e la documentazione di tutte le richieste
  • la Regione comunica il fabbisogno complessivo al Ministero dei Lavori Pubblici
  • in base alla disponibilità la Regione ripartisce i fondi richiesti
  • dal momento della comunicazione della disponibilità il sindaco distribuisce i fondi entro 30 giorni.

La Regione Toscana, in coerenza con le leggi nazionali in materia, emette a sua volta leggi e regolamenti che regolano le modalità di intervento e l’esecuzione dei lavori. Ecco qui sotto il testo di riferimento:
Regolamento 41R del 2009 per l’eliminazione delle barriere architettoniche

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