Quando una persona può essere legalmente definita disabile?
La definizione di disabile fornita dalla legge recita testualmente: E’ persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
Come si certifica l’handicap?
La Legge n. 104 del 1992, anche detta legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate, dà l’opportunità di usufruire di diverse agevolazioni.
Grazie a questa normativa una persona con problemi di handicap può essere valutata da una commissione medica che, integrata da un assistente sociale e da un esperto, stabilirà l’entità dell’handicap e se la persona presenta una capacità di deambulazione sensibilmente ridotta.
La commissione coincide con quella che concede l’invalidità civile, ma bisogna tener presente che invalidità civile e disabilità corrispondono a due percorsi di riconoscimento diversi. Gli iter di entrambi possono essere iniziati contemporaneamente, e se si è già riconosciuti come invalidi civili si può comunque fare domanda anche per il riconoscimento della disabilità.
L’attestazione di handicap è inviata all’interessato tramite posta dopo circa 90 giorni dalla visita e ne sono lasciate due copie originali: una con la patologia leggibile e una con la patologia secretata, cioè non leggibile.
Posso richiedere la visita a domicilio?
Le visite a domicilio sono effettuate solo previa certificazione del medico curante che attesti la non trasportabilità dell’assistito anche mediante ambulanza.
Quali benefici posso ottenere con un handicap certificato?
Quando la commissione medica riconosce la disabilità, riconosce sostanzialmente anche una serie di agevolazioni: diritto al contributo per l’abbattimento barriere architettoniche, bollo auto per disabili o esenzione, contrassegno invalidi, parcheggio personalizzato, riduzioni tariffarie su automobili destinate al trasporto.
Vi sono poi diversi benefici esigibili sul lavoro dai familiari o dagli affidatari. Al parente, entro il terzo grado, che assiste o a cui è affidato il disabile anziano, spettano tre giorni di permesso al mese o due ore di permesso giornaliero retribuiti; oltre al diritto – nei casi di aziende con più sedi – di scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e a non essere trasferito senza consenso in altre sedi.