Dal 2 gennaio 2015 l’Isee è sostituito dalla DSU, dichiarazione sostitutiva unica. Qui una pagina per cominciare a orientarsi.

L’Isee, letteralmente Indicatore situazione economica equivalente, è un sistema di misurazione del reddito che indica la disponibilità economica di un nucleo familiare. Questa misurazione serve a consentire, a chiunque ne abbia bisogno, di ricevere prestazioni assistenziali pagando solo la quota calcolata in base al proprio reddito.
Ogni comune ha stabilito dei criteri di applicazione sulla base delle indicazioni generali emanate dallo Stato.

A cosa serve

L’Isee serve ad avere accesso ai servizi assistenziali non residenziali (cioè tutti quegli aiuti che permettono a una persona in difficoltà di continuare a vivere nella propria casa) e a calcolare gli importi di partecipazione e di contributo per i servizi ottenuti.
Prima dell’Isee solo chi aveva un reddito molto basso aveva diritto a prestazioni sociali gratuitamente, mentre tutti gli altri ne erano esclusi. Con la sua introduzione invece, chiunque potrà chiedere al Comune un servizio di assistenza e potrà ottenerlo, nei limiti dei fondi disponibili, con una partecipazione alle spese.

Chi lo calcola

Il calcolo dell’Isee può essere chiesto solo all’INPS e ai centri di assistenza fiscale (CAF) autorizzati mediante la compilazione di un modulo in cui si dichiarano i dati anagrafici, i redditi propri e quelli dei componenti il nucleo familiare.
La dichiarazione può essere fatta da uno qualsiasi dei membri del nucleo familiare.

Come si calcola

Il calcolo dell’Isee si ottiene dividendo il totale di tutti i redditi del nucleo familiare, comprese le rendite immobiliari, con un coefficiente variabile a seconda dei componenti dello stesso.
Dal totale dei redditi vengono detratte le spese per la casa in cui si abita, anche se si è in affitto, ed il coefficiente di calcolo prevede espressamente facilitazioni nei casi in cui nel nucleo familiari vi siano persone con handicap o con invalidità riconosciute superiori al 66%.
In questo modo L’Isee risulta più basso ed è più facile accedere ai servizi gratuitamente o con partecipazioni alla spesa modeste.

Per maggiori informazioni sull’autocertificazione ISEE, vedi Autocertificazione

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