Sì, ci sono dei diritti esigibili, anche se non tutti lo sanno. In Italia si chiamano LEA: livelli essenziali di assistenza socio-sanitaria. Un complesso insieme di leggi che obbliga le Aziende Sanitarie Locali in via prioritaria e i Comuni a livello integrativo a fornire immediatamente – dietro semplice richiesta – le prestazioni terapeutiche, di recupero e mantenimento funzionale delle abilità per anziani non autosufficienti in regime residenziale, ivi compresi interventi di sollievo.
L’onere minimo previsto per l’ASL è del 50%. La quota restante è a carico del soggetto assistito nell’ambito delle sue personali risorse economiche e patrimoniali, e dei Comuni, per la parte non coperta dagli utenti. Diverse sentenze del Consiglio di Stato aggiungono che nessun onere può essere attribuito ai congiunti degli anziani cronici non autosufficienti.
Se le istituzioni preposte (ASL e Comuni) non attuano le norme sui LEA, l’utente o colui che lo rappresenta, può presentare ricorso al TAR e richiedere il risarcimento dei danni subiti.
Come è facile immaginare, quel che non lascia dubbi sulla carta e nella legislazione, ne alimenta invece moltissimi all’atto pratico. Qual è, anzitutto, il concetto di “essenzialità” e dunque di obbligatorietà del diritto? Il confine tra il punto di vista di chi si trova nella necessità di assistere un anziano non autosufficiente e le istituzioni è decisamente controverso, per almeno tre motivi.
Il primo è l’impreparazione delle famiglie a gestire il dramma di un componente anziano che scivola nella non autosufficienza e la difficoltà o l’impossibilità di gestire la situazione tra le mura domestiche che spesso può esagerare il livello percepito di gravità. Il secondo è lo scontro, spesso impari, tra risorse sociali ed economiche pubbliche disponibili e l’aumento progressivo dei bisogni di una popolazione sempre più anziana e nella necessità di accedere a una qualche forma di cura, aiuto e protezione. Il terzo è la difficoltà, per chi ne ha necessità, di reperire informazioni chiare ed utili sui diritti all’assistenza degli anziani non autosufficienti, sull’accesso alle diverse forme di assistenza previste e sui percorsi familiari e residenziali disponibili.
Da qui l’idea di fare un po’ di chiarezza, cercando di costruire giorno dopo giorno – anche con l’aiuto delle vostre segnalazioni – una guida completa alle possibilità e agli indirizzi oggi a disposizione di quanti si trovano ad affrontare il problema dell’assistenza agli anziani non autosufficienti e alle caratteristiche precise di accesso ai servizi secondo il luogo di residenza.