Ad Altopascio il centro diurno si sposta a domicilio

L’idea è quella di mantenere una continuità non tanto assistenziale ma fisio cognitiva, cercando di non far perdere agli anziani che frequentavano i centri diurni, chiusi ormai dal 5 marzo per l’emergenza coronavirus, i progressi fatti e una indispensabile attività di stimolazione delle capacità cognitive residue e della memoria. A questo si aggiunge la necessità di questo particolare periodo di far sentire meno soli i più fragili e di fornire un supporto e un confronto con le famiglie.
Così una cooperativa sociale di Altopascio, in convenzione con l’amministrazione comunale, ha organizzato sul territorio l’attività di una educatrice e due operatrici sociosanitarie che, con tutte le precauzioni necessarie, forniranno qualche ora di assistenza settimanale direttamente al domicilio degli ospiti che già frequentavano il centro diurno gestito dalla cooperativa.
L’educatrice, oltre alle visite domiciliari, grazie alle quali potrà portare avanti i progetti individuali previsti per ciascun ospite, con attività di fisio-animazione, stimolazione cognitiva e della memoria, socializzazione e supporto morale ed emotivo, si occuperà di gestire il rapporto con i familiari, di coordinarsi con le Oss e di confrontarsi con l’assistente sociale del Comune. In modo complementare, le Oss, avranno a disposizione 45 ore settimanali di accesso al domicilio degli anziani e due ore di coordinamento e confronto: saranno loro a svolgere servizi socio-assistenziali modulati in base alle esigenze dei singoli anziani.