Anziani e memoria. Lo sforzo fisico aiuta.

La rivista Applied Physiology, Nutrition and Metabolism non ha dubbi. In tarda età gli esercizi fisici ad alta intensità sono un toccasana per la memoria e, in generale, per ritardare efficacemente il declino cognitivo.

Questo tipo di attività fisica, a differenza di quella moderata, si caratterizza nel concentrare in pochi minuti di esercizio il massimo dello sforzo possibile e, per molti, ha il vantaggio di poter sostituire lunghe e impegnative sessioni di ginnastica più dolce.

Lo studio si è concentrato su gruppi di vari anziani di età comprese tra i 65 e gli 88 anni, sottoponendoli rispettivamente per circa tre mesi a sforzi fisici intensi, moderati o al limite di una completa sedentarietà.

Durante questo periodo sono state testate le capacità di memoria e cognitive attraverso complessi questionari, attentamente studiati e monitorati.

I risultati, oltre a confermare che l’attività fisica in generale ha il potere di migliorare anche le abilità cognitive e di ritardare il declino psicofisico dovuto all’età, evidenziano come uno sforzo fisico più pesante e particolarmente concentrato nei tempi di esecuzione, migliori in modo ancora più evidente questi vantaggi. Sembra infatti, così sostiene la ricerca, che lo sforzo fisico stimoli la formazione di nuovi neuroni e connessioni a livello cerebrale.