Anziani e pagamenti digitali, un ritardo difficilmente colmabile a breve

Manovra economica e Governo spingono sull’acceleratore per i pagamenti digitali, eppure la situazione ci vede in forte ritardo rispetto al resto d’Europa e in particolare gli anziani continuano a preferire il contante. Secondo un’analisi di Banca Italia sono quasi cinque milioni gli anziani che fanno la spesa in contanti, con tanti che incassano la propria pensione in contanti direttamente allo sportello bancario o postale. 

Anche possedendo un bancomat o una carta di credito, la percentuale di operazioni effettuate dalla popolazione anziana, sono davvero ai minimi termini. Del resto una gran parte delle pensioni – sono cinque milioni e qualcosa quelle riscosse negli uffici postali e una decina di milioni quelle accreditate in banca – sono sotto i mille euro mensili. Secondo una stima dell’Inps, sarebbero quasi cinque milioni e mezzo le pensioni che non superano i cinquecento euro mensili e otto milioni e seicentomila quelle che non arrivano a mille euro mensili.

Forti disuguaglianze nell’uso di pagamenti alternativi al contante si registrano anche nello storico divario tra nord e sud del Paese. Il rapporto bankitalia sulle economie regionali dice che, sul totale della popolazione, al Nord si effettuano in digitale solo una sessantina di operazioni all’anno, contro le nemmeno quaranta del Sud Italia. Un dato che vede gli anziani, che possiedono a livello nazionale una carta di pagamento solo nel 67% dei casi, fortemente in ritardo rispetto agli altri paesi europei e difficilmente adeguabile agli standard che la manovra economica intende raggiungere.