Anziani, quando il benessere fa rima con Tai Chi

Il Tai Chi, l’antica arte marziale cinese, con le sue caratteristiche di dolcezza e facilità di esecuzione, si sta dimostrando – secondo le ultime ricerche – particolarmente interessante per gli anziani. Ovunque vi siano cinesi, anche nelle grandi comunità italiane, come quella della città di Prato, è abbastanza comune vederli la mattina presto nei parchi cittadini, svolgere i caratteristici movimenti. Pratica che, sempre più spesso, attira anche qualche italiano.
Ebbene, le ultime ricerche disponibili sul Tai Chi, pubblicate sul Journal of the American Geriatrics Society, dimostrano come la pratica di questa particolare ginnastica riesca a prevenire e ridurre il rischio di cadute nei soggetti anziani fino al 50% nel corso di un anno di osservazione.
Una ulteriore ricerca, dell’Harvard Medical School di Boston, sempre dall’osservazione di un campione di soggetti anziani, ha stabilito che svolgere per almeno due ore alla settimana esercizi di Tai Chi migliora sensibilmente i problemi di insufficienza cardiaca. Un dato importante perché storicamente i pazienti con insufficienza cardiaca cronica sono considerati troppo fragili per poter praticare esercizi fisici, mentre l’antica ginnastica cinese si dimostra sicura e fattibile, aiutando le persone a svolgere meglio le proprie attività quotidiane migliorando sia l’umore sia la qualità generale della vita.
L’interesse dei geriatri americani per il Tai Chi è, nonostante queste ultime ricerche, di lunga data. Fin dal 2011, anno in cui sono ufficialmente entrate tra le raccomandazioni sullo stile di vita degli anziani, piacciono per le caratteristiche di movimento lento e morbido caratteristico di questa interessante e divertente disciplina.