Lo dice il rapporto Istat “conoscere la disabilità” effettuato in collaborazione con l’Inail e il Comitato Italiano Paralimpico: in Italia sono 1,4 milioni, quasi totalmente ultrasettantacinquenni, gli anziani che non sono autonomi nella cura della propria persona e nelle diverse attività quotidiane, come lavarsi, vestirsi, usare i servizi igienici, sedersi e alzari da una sedia e mangiare. Una realtà che, per tante persone si trasforma spesso in depressione, senso di isolamento ed esclusione sociale.
I dati, che comprendono anche i disabili di ogni età, e che ammontano a tre milioni superando il cinque per cento dell’intera popolazione italiana, evidenziano una situazione difficile, da sempre oggetto di discussione politica ed istituzionale, sull’appropriatezza delle risorse disponibili e delle risorse che vi sono destinate.
Riguardo alle persone anziane il rapporto evidenzia l’alta incidenza di quelli che riferiscono di essere in cattive condizioni di salute, che raggiungono quasi il 70%, con un numero di donne che sfiora il milione, un terzo delle quali vive da sola.
Geograficamente il primo posto per incidenza della disabilità va alle isole con il 6,3%, mentre il valore è più basso di oltre due punti per quanto riguarda il nord Italia. Le regioni in cui vivono più persone disabili sono l’Umbria e la Sardegna, con l’8,7 e il 7,3% della popolazione. La presenza più bassa è regitrsta invece in Veneto, Lombardia e Val d’Aosta, dove è sotto il 5%.