EuroPond, l’Europa investe per sconfiggere l’Alzheimer

Nel mondo ci sono quasi 45 milioni di persone che combattono con l’Alzheimer e solo in Europa la malattia costa ai sistemi sanitari nazionali 200 miliardi l’anno. Ad oggi non esistono trattamenti in grado di bloccare la malattia e i numerosi studi clinici non hanno sempre prodotto i risultati sperati. Così, partendo dallo stato attuale dell’arte, la Comunità Europea ha deciso di investire – a partire da gennaio 2016 – su EuroPond. Il progetto coinvolge i principali centri di ricerca europei sulle malattie neurodegenerative, tra cui anche l’Irccs Fatebenefratelli di Brecsia e l’Irccs Neurologico Carlo Besta di Milano.
L’obiettivo è sviluppare e validare modelli informatici in grado di prevedere l’evoluzione della demenza controllando i quattro livelli di informazione biomedica utilizzati: sangue e liquido cerebrospinale, testi clinici e neurologici, imaging cerebrale e test genetici.
Dallo studio su questi modelli si auspica l’evidenziazione non solo delle “variabili” di riconoscimento della malattia, ma anche qualche scoperta significativa sulle possibilità di personalizzazione delle diagnosi e delle cure.