Feste in solitudine per un milione e mezzo di anziani in Italia

Un milione e mezzo di anziani non festeggeranno queste feste di fine e inizio anno assieme a parenti e amici. Lo afferma una elaborazione di Uecoop – Unione Europea delle Cooperative – sulla base di dati e proiezioni dell’Istituto Nazionale di Statistica.

Massimo il coinvolgimento, in questi periodi, delle associazioni di volontariato e le cooperative di assistenza a nome dei servizi sociali dei Comuni, per quelle persone che non hanno più legami e contatti di “prossimità” relazionale. Un milione e mezzo di persone a rischio, per i fattori di solitudine e fragilità e mancanza di attività legate all’età avanzata e che potrebbero scivolare nella depressione e altre patologie.

I danni della solitudine, secondo le cooperative europee, sarebbe paragonabile all’effetto del fumo di 15 sigarette al giorno con l’11% di persone con più di 65 anni sempre più sole. E se in Gran Bretagna hanno addirittura nominato un ministro per la solitudine, in Italia – afferma Uecoop – esiste una rete pubblico privata che fornisce assistenza e compagnia puntando sia sull’associazionismo e le cooperative sia sulle relazioni di vicinato nei quartieri e nei condomini. A incidere sulla crescita della solitudine sono anche, ma non solo, le precarie condizioni economiche di una fascia sempre più ampia di popolazione, oltre 5 milioni di poveri che non si possono permettere di spendere in viaggi e tempo libero. Una situazione che riguarda molti anziani considerato che in Italia – sottolinea Uecoop –  ci sono oltre 4 milioni di pensionati che prendono meno di 750 euro al mese con un terzo di loro non arriva neppure a 500 euro al mese. In questo contesto la gestione della terza età diventa un punto fondamentale del welfare pubblico e privato con la necessità di un sempre maggiore coinvolgimento delle oltre 9.700 cooperative sociali e di assistenza che operano sul territorio nazionale. Anche perché – conclude il documento – la popolazione over 65 è destinata ad aumentare a 20 milioni entro il 2050.