
Quasi 700.000 persone – 11,3 ogni mille – hanno dichiarato di essere rimaste coinvolte in un incidente domestico. E’ quanto emerge da un report dell’Istat sugli incidenti domestici nel 2014. Si tratta, nel complesso, di 783mila incidenti nei tre mesi, con una media di 1,1 incidenti per persona colpita. Il fenomeno è chiaramente connotato per genere ed età: le donne, gli anziani e i bambini sono le categorie maggiormente a rischio di incidenti domestici. Il 70,4% di tutti gli incidenti ha come vittima una donna, con un numero di incidenti subìti più che doppio rispetto a quelli che colpiscono gli uomini (551mila incidenti subìti da donne contro 232mila degli uomini). Oltre un terzo degli incidenti (36%) riguarda una persona di 65 anni e più e il 4,5% ha come vittima un bambino sotto i 5 anni. Anche analizzando i tassi specifici si vede che le categorie di persone più colpite da eventi incidentali tra le mura domestiche sono le donne (15,4 ogni mille contro 7,1 ogni mille uomini) e gli anziani, in particolare gli ultrasettantaquattrenni (27,2 ogni mille). Al crescere dell’età, inoltre, aumentano l’incidenza degli infortuni e le differenze di genere: 32,9 donne di 75 anni e più ogni mille sono state vittime di incidente domestico, il rapporto scende a 18,4 per gli uomini della stessa classe di età. Soltanto nelle età più giovani (bambini e ragazzi fino a 17 anni) i maschi risultano più esposti ad incidenti rispetto alle coetanee. In particolare, la più alta incidenza di incidenti domestici si registra tra i bambini maschi fino a 5 anni (10,1 ogni mille), preceduti soltanto da persone di 75 anni e oltre.