Internet migliora la vita degli anziani, ma i “connessi” sono ancora troppo pochi

La capacità di internet di collegare in primo luogo le persone, attraverso i social network e le telefonate voip, si rivela utile a migliorare anche la salute fisica e mentale degli anziani. Lo afferma una ricerca inglese in cui è coinvolta l’Università di Exter. Il tutto parte dalla convinzione che la socialità della natura umana spinge anche gli anziani a dare il meglio soprattutto quando si è in contatto e in connessione con gli altri. Per questo l’uso dei social network o delle conversazioni vocali attraverso internet con amici e familiari lontani migliora sostanzialmente la capacità cognitiva e il senso di autocompetenza e autonomia degli anziani.
La ricerca ha osservato per due anni soggetti anziani “vulnerabili” di età comprese tra i 60 e i 95 anni, educandoli e spingendoli all’uso delle nuove tecnologie, confrontandoli con soggetti analoghi che non ne fanno uso.
Ad essere decisive per il miglioramento osservato sono in particolare la capacità di mantenersi in contatto con parenti e amici attraverso Skype e le e-mail.
A questo proposito la situazione italiana è particolarmente allarmante, gli ultimi dati disponibili parlano di 22 milioni di italiani che non sono connessi e non utilizzano internet e tra questi oltre il 75% nella fascia di età che va dai 65 ai 75 anni e il 93% degli ultra75enni.