Lavorare a maglia, la nuova via per combattere il declino cognitivo

Fra le attività che mantengono giovane il nostro cervello anche giocare a carte o dipingere. A sostenerlo, uno studio pubblicato su Jama Neurology, gli anziani che si sono dedicati a queste attività hanno un rischio dal 22% al 30% minore di sviluppare problemi cognitivi nei quattro anni successivi.
Fra le attività che mantengono giovane il nostro cervello anche giocare a carte o dipingere. A sostenerlo, uno studio pubblicato su Jama Neurology, gli anziani che si sono dedicati a queste attività hanno un rischio dal 22% al 30% minore di sviluppare problemi cognitivi nei quattro anni successivi
Giardinaggio. Ci sono poi attività che hanno effetti benefici su chi già soffre di demenza senile: il giardinaggio. Lo messo in evidenza uno studio pubblicato sul Journal of the american medical directors association. Destreggiarsi tra piante e fiori, secondo i ricercatori, fa bene al cervello. Il pollice verde favorisce il rilassamento e incoraggia il movimento fisico. Un ottimo suggerimento anche per chi desidera mantenersi lucido e attivo il più a lungo possibile.

Musica e meditazione. Fra le tante attività che proteggono il cervello e ci fanno invecchiare bene c’è anche la meditazione e l’ascolto della musica, ottimi alleati della memoria. In particolare queste attività sembrano rallentare i disturbi in chi inizia ad avvertire cali di memoria (SCD, subjective cognitive decline), come ha rilevato uno studio recente. Questi “cali di memoria” sono considerati il segnale di una possibile insorgenza dell’Alzheimer. L’indagine, condotta da ricercatori della West Virginia University, è stata pubblicata sul Journal of Alzheimer’s Disease. Queste attività, sottolineano i ricercatori, sono semplici e piacevoli da seguire, non hanno effetti collaterali, e svolgono un’azione positiva nel combattere anche lo stress e l’insonnia.
(Alessandra Margreth, su Repubblica.it)