Mortalità degli anziani, nuovi dati ISTAT

L’Istituto Nazionale di Statistica diffonde oggi i dati aggiornati sul tasso di mortalità degli anziani. La classe di età compresa tra 65 e 84 anni è quella con il maggior numero di decessi (157.847 maschi e 124.258 femmine): circa il 46% di quelli registrati in totale sul territorio nazionale. Nelle graduatorie di mortalità per causa le malattie a carico del sistema circolatorio sopravanzano i tumori maligni nel ruolo di cause predominanti. Tale cambiamento, particolarmente evidente soprattutto per le donne, è testimoniato dal maggior rilievo delle malattie cardiache ischemiche (prima causa tra gli uomini con 19.684 decessi pari al 13% del totale, seconda tra le donne con 12.274, pari al 10%) e dall’accresciuta importanza delle malattie cerebrovascolari (prima causa di morte tra le donne con 12.606 decessi, pari al 10% del totale, terza tra gli uomini pari all’8%) e delle altre malattie del cuore (6% sul totale decessi per i maschi, 7% per le femmine).A queste età, la mortalità per tumore maligno del polmone nei maschi ha ancora un ruolo rilevante (seconda causa, responsabile di circa l’11% dei decessi). I profili di mortalità per genere si differenziano per la presenza tra le cause più frequenti di malattie croniche delle basse vie respiratorie negli uomini (4% del totale) e di demenza e malattia di Alzheimer nelle donne (5% del totale). Nelle due fasce di età di “grandi anziani” (tra 85 e 94 anni ed oltre i 95 anni), i profili di mortalità sono simili e dovuti a malattie del sistema circolatorio. Come conseguenza della struttura per età più anziana della popolazione femminile rispetto a quella maschile, il numero di decessi rilevati tra le donne (133.712 nella classe di età 85-94 anni, 31.921 nella classe di età pari a 95 anni ed oltre) risulta notevolmente più alto di quello osservato tra gli uomini (80.088 decessi maschili tra 85 e 94 anni e 9.530 casi oltre i 95 anni). Tra gli 85 e i 94 anni di età le cardiopatie ischemiche tra i maschi (11.986 morti, pari al 15% del totale) e le malattie cerebrovascolari tra le femmine (19.072 morti, pari al 14% del totale) si confermano le cause di decesso più frequenti. Cresce la rilevanza di malattie ipertensive (responsabili del 6% dei decessi negli uomini e dell’8% nelle donne) e, nelle donne, quella della demenza e malattia di Alzheimer (8% dei decessi totali). Per gli ultra-novantacinquenni, il peso percentuale di tutte le cause di origine circolatoria sul totale dei decessi cresce ulteriormente. Le malattie ischemiche del cuore risultano la prima causa di morte anche tra le donne (16% del totale decessi, analogamente a quanto osservato tra gli uomini). La percentuale di decessi dovuti sia a malattie croniche delle basse vie respiratorie negli uomini che a demenza e malattia di Alzheimer nelle donne si attesta intorno al 7%.