Mugello, un regolamento unico per tutti i comuni e tutti i servizi sociali e sociosanitari

E’ una specie di “testo unico” che disciplina i servizi sociali e sociosanitari locali quello approvato dalla Giunta e dall’Assemblea della Società della Salute Mugello. Il “super regolamento” del sistema zonale dei servizi socioassistenziali e sociosanitari, infatti, raccoglie, aggiornandoli, il regolamento sui servizi sociali, quello sul fondo della non autosufficienza e del Punto Unico di Accesso (PUA), i regolamenti dei centri semiresidenziali gestiti dalla SdS e il Centro Affidi, nonché quello sul nuovo ISEE in seguito alla recente normativa nazionale. E, come i precedenti, sarà adottato e applicato in modo uniforme in tutti i comuni della zona. A partire da oggi 1° ottobre.
Prima nel 2007 e poi nel 2013 la SdS Mugello ha adottato (ed è adottato e applicato in tutti i singoli comuni) un regolamento unico sui servizi sociosanitari per i bisogni complessi (non autosufficienza, disabilità) e quelli sociali per i bisogni semplici (prestazioni sociali, disagio sociale, welfare leggero, contributi), che ne disciplina l’accesso, le procedure e le modalità di erogazione e fruizione, i controlli e la rendicontazione. Un’esperienza positiva e virtuosa, e tra le prime ad esser state realizzate a livello regionale peraltro, che ha contraddistinto la SdS mugellana fin dalla sua nascita. E che adesso, con questo provvedimento, viene ulteriormente migliorata.
Reale integrazione tra servizi sociali e sociosanitari, cooperazione tra istituzioni, semplificazione e razionalizzazione, ottimizzazione e monitoraggio costante delle risorse, prestazioni personalizzate e appropriatezza dei servizi, servizi uniformi con stesse regole e pari accesso e diritti ai cittadini mugellani a prescindere dal Comune di residenza. Questo il modello organizzativo e gestionale di cui gli amministratori locali, a partire dal presidente della SdS Roberto Izzo, vanno fieri: “Il nuovo regolamento omnicomprensivo è stato condiviso con gli amministratori locali, operatori e responsabili dei servizi alla persona dei Comuni, con i sindacati e inviato ai presidenti del Comitato di partecipazione e Consulta del terzo settore – sottolinea -. Uguale per tutti i Comuni e applicato in modo uniforme a tutti i cittadini mugellani a prescindere dal loro comune di residenza, come già da anni facciamo, e – aggiunge – lo voglio sottolineare perché è un’esperienza consolidata che caratterizza la nostra Sds”.
Nel “regolamentone” è confluito anche il regolamento specifico sull’ISEE, che è stato ridefinito sulla base della nuova normativa nazionale, dal confronto con le SdS dell’area fiorentina e di quanto già sperimentato nella sua applicazione dal gennaio 2015. Con la razionalizzazione e revisione degli scaglioni di reddito (da 21 a 11, la soglia più bassa da 0 a 7000 euro, la massima da 45.000 euro in su) per l’erogazione dei servizi e la compartecipazione degli utenti.
“A seguito della riforma nazionale dell’Isee – spiega il presidente Izzo – avevamo preso l’impegno pubblico nell’affrontare i problemi d’interpretazione e attuazione che le nuove disposizioni normative stavano creando anche nel nostro territorio, e avevamo per questo costituito un gruppo di lavoro tecnico composto da istituzioni, sindacati e Caf, grazie al quale – conclude – è stato ridefinito il regolamento armonizzando le procedure a beneficio di famiglie e cittadini interessati”.
(Società della Salute del Mugello)