Sartorie solidali: le anziane costruiscono bambole per il sud del mondo

Di solito sono le fabbriche del Sud del mondo a realizzare i prodotti del nostro benessere: scarpe, pantaloni, magliette, palloni. In Toscana il flusso della globalizzazione si inverte. Perché in certi laboratori siamo noi occidentali a fabbricare i prodotti per il Sud del mondo. Fabbriche inusuali – sedi di associazioni o circoli – dove le operaie sono volontarie over 65 che lavorano nelle sartorie solidali di Auser Toscana. Cinquantadue sartorie sparse in tutta la regione, oltre mille volontarie che realizzano le bambole per i bambini dei paesi poveri, molte delle quali esportate attraverso l’Unicef. E poi tutta una serie di indumenti che vestono i cittadini di Africa, Asia e America Latina. Piccoli e grandi laboratori dove si riscopre il valore operaio. L’età media è 70 anni, ma ci sono anche volontarie ultranovantenni. La più anziana è a Rosignano, in provincia di Grosseto, dove c’è una sarta di 92 anni, “una delle più arzille fra tutte le mille volontarie”… su RedattoreSociale