Sorpresa: gli anziani valgono quasi il 40% del PIL, ma per chi sta male pochi aiuti

L’italia è il paese più “vecchio” d’Europa e la la silver economy, l’insieme di spesa della terza età ammonta a 620 miliardi di euro, dieci punti percentuali sotto la metà della ricchezza prodotta dall’intera nazione. La loro spesa complessiva media supera i duemila euro mensili (dati Assoprevidenza) e raggiunge i 180 miliardi di euro, pari al 25% dell’intera spesa delle famiglie italiane. Questa ragguardevole cifra somma i 79 miliardi spesi per l’abitazione, i quasi 12 per i trasporti e i servizi sanitari, i 5 per ristoranti e altre consumazioni extradomestiche e i poco più di 7 per spettacoli di ricreazione e cultura. Altri 60 miliardi servono per la quotidianità, alimentazione compresa.
Sorprendono alcuni dati che lasciano pensare a un prolungamento della giovinezza, dal momento che il 34% degli over 65 pratica regolarmente uno sport, il 30% ha ancora una vita sessuale soddisfacente e circa la metà prova piacere nel gioco della conquista e della seduzione. Ottimo anche il rapporto con “la modernità” dal momento che nella fascia d’eta che va dai 65 ai 74 anni un anziano su tre naviga in internet senza eccessive difficoltà ed uno su cinque ha effettuato almeno un acquisto in e-commerce.
L’altro lato della medaglia è però quella parte di over 65 che non se la passano bene. Gli aiuti pubblici sono quasi sempre insufficienti, con disparità regionali fortissime. L’ultimo rapporto dell’indagine europea sulla salute informa che un over 65 su dieci ha problemi di vista, uno su cinque problemi di udito e uno su tre ha difficoltà nel camminare anche per un breve tragitto o salire qualche rampa di scale.
Solo un anziano su dieci, complessivamente, ha problemi più gravi nell’affrontare la normale routine quotidiana, l’indipendenza nel tagliarsi il cibo, andare in bagno, lavarsi e badare a se stessi.
Difficoltà che aumentano sensibilmente con l’avanzare dell’età. Già a 74 anni quasi metà degli anziani non riesce più a cucinare o ad uscire e fare la spesa.
Per non parlare delle condizioni di salute e di dolore che affliggono, spesso con multipatologie, almeno la metà di questa particolare fascia d’età. La percentuale di chi oltre i 75 anni è completamente autosufficiente è solo di un anziano su quattro. Troppo poco per il Paese più vecchio d’Europa e troppo pochi gli aiuti previsti per chi, dai malanni dell’anzianità, ha bisogno di un aiuto che non sempre – anzi quasi mai – può permettersi privatamente.