In Toscana al via la sperimentazione per nuovi modelli d’assistenza contro le malattie croniche

Malattie croniche in Toscana? Partirà a settembre 2015 la nuova sperimentazione toscana per l’assistenza ai malati cronichi in età anziana, e parteciperanno al progetto i comuni del territorio di Firenze, Empoli, Pistoia e Lucca.

La sperimentazione ai blocchi di partenza si presenta subito come una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’assistenza al malato:  secondo il nuovo iter assistenziale teorizzato nel piano toscano, sarà il sistema a venire incontro alle esigenze dei più fragili, per quanto possibile, e non più il contrario. Il progetto, nato da un accordo multilaterale fra Regione, Associazioni dei malati, Anci e Comunità montane, oltre alle quatto USL sopracitate e alle Società della Salute di Empoli e Val di Nievole, muove i passi da considerazioni pratiche: con l’invecchiamento progressivo e inesorabile della popolazione toscana, anche il numero dei malati cronici è destinato a crescere. Secondo stime ufficiali, ad esempio, il numero dei malati di Alzheimer e demenze italiani è destinato a raddoppiare nell’arco di soli 20 anni.

Nuove situazioni di emergenze richiedono quindi nuove – e più efficienti – risposte assistenziali. A tal proposito, il progetto include la realizzazione di una piattaforma web che metta in comunicazione medici di famiglia e specialisti, allo scopo di favorire uno scambio di informazioni più rapido e snello fra le varie altre figure che operano nel campo dell’assistenza ai malati cronici: professionisti, famiglie, associazioni di familiari potranno confrontarsi su un territorio comune, mentre una sezione di questa piattaforma sarà dedicata alla formazione a distanza di medici e operatori.

Il progetto mira quindi a promuovere comunicazioni più facili e veloci fra professionisti ed assistiti, accorciando le distanze fra sistema ed utenti; ancora in fase di studio, ma comunque già in cantiere, anche la possibilità di sollevare i malati e i loro familiari dall’obbligo di prenotazione tramite CUP, nella speranza di abbattere tempi e liste d’attesa per prestazioni mediche.