A Milano la prima “casa medica” per anziani… in una RSA.

E’ un progetto pilota, con un obiettivo ambizioso: costituire un nuovo modello di cure primarie, mettendo al primo posto l’integrazione sociosanitaria per malati cronici, anziani e disabili e in generale ai bisogni sempre crescenti di questa parte di cittadini. Si occuperà dell’assistenza h24, spingendosi fino alla prevenzione e alle cure domiciliari.
L’interessante struttura è ospitata in un’ala di una RSA ed è dotata di nove ambulatori dove lavoreranno fianco a fianco anche medici di base e assistenti sociali. La sfida è creare luoghi dove medici, operatori, terzo e quarto settore possono mettere a disposizione risorse e attività per migliorare la qualità dell’offerta di questi servizi ai cittadini.
Casa Medica è una struttura sanitaria complessa con attività sanitaria e socio-sanitaria assimilabile e compatibile con la RSA stessa ma con autonomia gestionale e che recepisce anche i recenti orientamenti normativi della Regione Lombardia in materia di Cure Primarie e di Medicina del Territorio. L’obiettivo è, appunto, quello di creare le basi per un’evoluzione della medicina di base, dando vigore alle potenzialità della medicina di gruppo e di implementare nuove opportunità per i medici di base del Servizio Sanitaro Nazionale in modo da attivare forme nuove di integrazione socio-sanitaria. La Casa Medica, con lo sviluppo di ogni possibile sinergia con la RSA e col territorio, potrà garantire una più prolungata attività ambulatoriale, una più intensa attività a livello domiciliare offrendo anche una maggiore continuità assistenziale.
Nel progetto a regime, oltre ai medici di base – ognuno dei quali ha un bacino d’utenza di circa 3.000 assistiti – saranno poi coinvolte anche altre realtà, a cominciare dalle risorse infermieristiche grazie ad accordi con le associazioni professionali.
Il progetto è finanziato dal Comune di Milano e prevede una concessione e una disponibilità degli spazi per i primi dodici anni.