Animazione e socializzazione in RSA, La Cupolina

A un primo sguardo un uncinetto, un barattolo di colla, una sedia a rotelle, un violino e un cappotto pesante non hanno niente in comune. Sembrano oggetti casuali, al massimo il contenuto di uno sgabuzzino un po’ disordinato; eppure, all’interno di una RSA, costituiscono il potente arsenale di educatrici ed anziani contro solitudine e isolamento.
Dell’importanza della socializzazione nella lotta contro la solitudine e il senso di abbandono in età anziana abbiamo parlato già diverse volte, ma è un concetto che vale sempre la pena di ripetere. Mantenere la mente degli ospiti anziani agile ed attiva, inoltre, è fondamentale, e le attività di animazione messe in campo ogni giorno nelle strutture del territorio nazionale costituiscono un efficace sorta di palestra mentale – oltreché manuale – indispensabile nella lotta al degrado cognitivo e del tono dell’umore negli anziani.
Prendiamo ad esempio le attività di animazione organizzate ogni giorno dalle educatrici delle RSA La Cupolina di Peretola, a Firenze. La vita dell’anziano qui ricoverato è routinaria, sì, come deve essere, ma non è piatta né noiosa: per combattere l’isolamento e la stanchezza mentale, il servizio di animazione della struttura organizza regolarmente una serie di attività di socializzazione in cui coinvolgere gli anziani e gli ospiti della struttura: festicciole con cantanti e buffet, mercatini a tema nei periodi di festa, visite a musei e gallerie d’arte, ed occasionalmente, a concerti od eventi occasionali qualora se ne presenti l’occasione.
Feste, gite e mercatini sono però eventi isolati – anche se ripetuti – che non esauriscono chiaramente la lista delle attività di animazione necessarie alla socializzazione e all’animazione degli ospiti di Cupolina. Per tenere lontano solitudine, tristezza e senso di vuoto, spesso anticamera di Alzheimer ed altre malattie degenerative neuro-cognitive, la mente e la socialità degli anziani devono essere stimolate ogni giorno, come fossero muscoli da tenere in esercizio; ecco quindi i laboratori di ritaglio, colorazione e bricolage, i servizi di pet e music therapy organizzati con l’aiuto di medici e terapisti professionisti, le varie tombole, tornei di burraco e i pranzi sociali e a tema.
Interessante è anche l’impegno delle educatrici di Cupolina nel promuovere l’integrazione fra gli ospiti della struttura e il territorio in cui vivono: ogni giovedì, nella piazza del centro storico di Peretola, è giorno di mercato; quindi, clima permettendo, ogni settimana alcuni ospiti a rotazione – chi in sedia a rotelle, chi a piedi – vengono accompagnati a curiosare fra i banchi del mercato. A cadenza più fitta gli anziani sono accompagnati anche a fare spese nei negozi del circondario, mentre nella bella stagione alle attività elencate si aggiungono piccoli lavori di giardinaggio nel cortile della struttura o passeggiate nel centro storico di Peretola e nei dintorni della struttura.
Non una sola concessione alla noia, quindi: mantenere gli anziani impegnati, lucidi, di buon umore è il primo passo verso un invecchiamento sano e al riparo da demenze e malattie neurologiche. Consce di questo, le educatrici di Cupolina guidano un piccolo esercito di ospiti più o meno anziani in una battaglia pacifica contro l’apatia, armate di pennelli, ferri da calza, colla vinilica e un violino che suona vecchie canzoni ed arie popolari.