Con i suoi quasi quindicimila centenari l’Italia conquista il podio europeo della longevità. Almeno così ci racconta il rapporto periodico dell’Istat – cent’anni e non sentirli – che elenca dati curiosi e interessanti su questo speciale segmento di popolazione.
Per prima cosa gli ultracentenari crescono, passando negli ultimi dieci anni dagli undicimila di dieci anni fa al numero di oggi. Poi viene confermata la maggiore longevità femminile, dal momento che quasi il 90% di questi grandi anziani è di sesso femminile. C’è però un record maschile abbastanza significativo, dal momento che superato il secolo di vita quasi il 14 per cento è ancora coniugato, mentre per le donne la percentuale supera di poco l’un per cento.
La maggior parte dei centenari risiede nel Nord Italia. Tra quelli di oltre 105 anni, 338 risiedono nel Nord-ovest, 225 nel Nord-est, 207 al Centro, 230 al Sud e 112 nelle Isole. La regione con la più alta percentuale è la Liguria.
Secondo i dati, circa l’85% dei semi-supercentenari vive in famiglia, mentre il 15% è in una struttura residenziale.
Curiosità anche per i nomi più comuni: Giuseppe e Maria sono i più gettonati in assoluto. Riguardo alla mortalità – fatti i debiti scongiuri – la stagione invernale è il periodo più a rischio: più del 40% dei semi-supercentenari è infatti deceduto tra dicembre e marzo.
Infine qualche record: il rapporto misurava 21 persone che hanno raggiunto i 110 anni al gennaio di quest’anno, con la signora più longeva d’Italia, che ne ha 113.