Associazioni infermieri e anziani, un accordo per monitorare la salute degli over 65

Qualche giorno fa Federanziani e Ipasvi hanno siglato un accordo mirato a migliorare le attività di prevenzione e controllo della salute degli anziani over65 e al contempo ridurre i costi diretti e indiretti che questo comporta.
Tra i diversi obiettivi che interesseranno le fragilità e le cronicità, uno riguarda un’azione di prevenzione e monitoraggio negli ultrasessantacinquenni sani che frequentano i centri anziani, con lo svolgimento di alcuni esami di base attraverso dei “totem” di strumenti diagnostici per le più importanti patologie croniche che saranno gestiti dagli infermieri.
In pratica l’anziano sarà messo in condizione di effettuare gli esami nel luogo più vicino, senza rivolgersi a strutture spesso private e dunque senza intaccare le attività del servizio pubblico. In caso di bisogno, infine, scatterano le procedure di assistenza e la presa in carico delle strutture del Serivizio Sanitario Nazionale per approfondire le indagini o prestare le cure.
Alcune convenzioni con le Università, inoltre, permetteranno di raccogliere la refertazione delle indagini grazie alla telemedicina e costituire utili banche dati sullo stato di salute dei soggetti anziani.
In base alle stime che hanno premesso l’opportunità dell’accordo sembra che già entro i primi due anno i risparmi in termini di costi per il Servizio Sanitario sia quantificabile in oltre un miliardo, destinato a crescere una volta a regime negli anni successivi.
Tra i costi c’è anche una rappresentazione esemplificativa esposta dal Presidente di Federanziani Roberto Mesina: “…un cittadino di una città medio grande, investe in costi sociali almeno 15 euro per le 5 azioni necessarie a effettuare un semplice Ecg: andare dal medico di medicina generale per la prescrizione; andare a prenotare l’indagine; effettuarla; ritirare il referto; portarla nuovamente dal medico. Se a questo correliamo semplicemente il costo di un biglietto dell’autobus, 1,5 euro, occorrono 10 biglietti (15 euro) per l’intero percorso. E i costi sociali si impennano con l’automobile, l’eventuale parcheggio, il taxi, o per le ore o giornate di permesso perse di figli o nipoti per accompagnare l’anziano”.