Il Parlamento Europeo vota definitivamente l’Atto di Accessibilità. Un manifesto con linee guida che miglioreranno nei prossimi anni gran parte degli oggetti tecnologici utilizzati quotidianamente da anziani e disabili.
Parliamo di smartphone, tablet e vari software e applicazioni per svolgere attività comuni, come leggere un ebook, ma anche televisori ed elettrodomestici “intelligenti” e, infine tecnologie di uso sociale come sportelli bancomat e home banking. Miglioreranno infine anche le tecnologie legate ai sistemi operativi dei computer, alle piattaforme tecnologiche che forniscono applicazioni per i nuovi device di comunicazione e infine alle biglietterie automatizzate dei mezzi pubblici.
Si tratta di un atto importante per l’Europa, che presa nel suo insieme conta più di 80 milioni di persone coinvolte a vario titolo con una forma di disabilità. L’atto infatti è stato approvato a larghissima maggioranza, con 613 voti a favore, solo 23 contrari e 36 astensioni. Segno di un problema trasversale anche a qualsiasi lettura politica dei bisogni di una società avanzata.
L’approvazione del documento darà presto il via anche a una serie di nuovi investimenti nei settori tecnologici e, cosa forse determinante, anche norme che prevedano il concetto di accessibilità, anche nelle gare pubbliche per la fornitura di servizi legati al settore.