Olio d’oliva. Cibo funzionale per gli anziani

Un team di ricerca italiano, formato da CNR e Università della Tuscia ha scoperto che un componente dell’olio d’oliva, l’idrossitirosolo, ha la caratteristica di migliorare funzionalità cognitive e di memoria nelle persone, soprattutto negli anziani. La molecola andrebbe ad agire, secondo gli studiosi, sulla capacità dell’ippocampo di generare nuovi neuroni e di renderli disponibili nel circuito neuronale. In particolar modo, nella ricerca che puntava al brevetto di un metodo d’estrazione di questa molecola al fine di renderla disponibile come integratore, gli esperti hanno constatato effetti benefici maggiori dall’olio d’oliva con l’assunzione diretta mediante la dieta quotidiana.
I risultati di queste ricerche sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Faseb Journal e hanno analizzato, a partire da ricerche esistenti, la capacità dell’ippocampo nel cervello dei mammiferi, di produrre nuovi neuroni nell’arco della vita. Questo processo, chiamato neurogenesi, risulta indispensabile per la formazione della cosiddetta memoria episodica. Con l’aumentare dell’età questa capacità risulta rallentata, incidendo sulla capacità di memoria e cognitiva in generale dei soggetti anziani. L’idrossitirosolo, naturalmente presente nell’olio d’oliva, avrebbe forti capacità antiossidanti e protettive delle cellule, così come sarebbe capace di stimolare la neurogenesi in età adulta.
Il fabbisogno giornaliero si attesterebbe, secondo la ricerca, in 500 milligrammi al giorno, ed è per questo che si stanno testando le capacità di estrarre questo componente soprattutto negli scarti di lavorazione del processo di frangitura delle olive per renderlo disponibile come integratore. Ma nel frattempo una dieta che ne privilegi l’uso nell’ambito di un’alimentazione sana e di uno stile di vita corretto, permette agli anziani benefici così interessanti da poter definire l’olio d’oliva come un vero e proprio alimento funzionale per il proprio benessere.