Ortopedici in allarme: aumentano le fratture al collo del femore degli anziani

Ne parleranno a Napoli il 20 e 21 febbraio a partire da un dato su cui riflettere: sono circa 100mila i casi di fratture del collo del femore che si registrano ogni anno in Italia, con un costo sociale stimato in 100 milioni di euro solo per il ricovero e il trattamento chirurgico, e senza considerare gli oneri sociali e familiari dovuti a riabilitazione e invalidità. Un dato in crescita, con la prospettiva di raggiungere nei prossimi anni aumenti fino al 30%, considerando l’aumento dell’aspettativa di vita.
Il congresso farà il punto anche sugli strumenti di prevenzione e cura della frattura al collo del femore, tra cui le mutande antifrattura, ancora poco usate, vere e proprie imbragature con cuscinetti laterali che attutiscono l’urto e riducono il rischio-frattura nell’eventuale caduta; la vite cefalica chirurgica, che si pre-impianta nel collo del femore per rinforzarlo; la domotica per ridurre il rischio cadute nelle pareti domestiche; la terapia medica farmacologica anti osteoporosi.
Saranno poi discusse le tecniche più moderne di riabilitazione globale post-operatoria, effettuate anche con l’ausilio di mezzi robotici, ma sempre con una sguardo attento al fondamentale sostegno umano, ancora al centro dell’effettivo conseguimento del risultato.