Società della salute zona pisana, anziani fragili raddoppiati in tre anni

I pazienti in carico al progetto ‘Cure di prossimità’ della Società della Salute della Zona Pisana, rivolto a persone con malattie neurodegenerative, demenze e Parkinson, sono più che raddoppiati nell’arco dell’ultimo triennio. E’ questo il dato emerso nel corso di un evento dedicato al lavoro di cura e sui servizi sociosanitari per la non autosufficienza nei giorni scorsi, organizzato dal Comune di Calci e dalla Società della Salute della Zona Pisana.

Secondo stime dell’Ars sarebbero circa 90mila gli anziani non autosufficienti nella nostra Regione (di cui 81mila non residenti in Rsa), un dato destinato a crescere tenendo conto che, come ricordato da Irpet, la quota di popolazione over 65 nei prossimi trent’anni salirà dal 25 al 35%. Nel corso della giornata è emerso come tra i servizi dedicati alla non autosufficienza quello della zona pisana rivolto ai cittadini anziani fragili, che consiste in cure di tipo riabilitativo, cognitivo, fisico-motorio e psicosociale coinvolgendo direttamente il caregiver e la famiglia, sia stato un programma innovativo in Toscana. Sempre nella zona pisana si sta inoltre potenziando l’ACOT, l’agenzia di continuità tra Ospedale e Territorio, ovvero un’equipe di medici, infermieri, assistenti sociali, fisioterapisti e un amministrativo che visitano i reparti, incontrando pazienti e familiari per individuare le risposte assistenziali più opportune dopo la dimissione.

Nel corso della giornata di riflessione, inoltre, è stato posto l’accento su un sempre maggiore riconoscimento della figura del caregiver familiare. Base centrale indispensabile per un sempre maggiore e proficuo rapporto tra assistito e sistema di salute sul territorio.