Trasporto sociale in Toscana, una ricchezza fondata sul volontariato

Una vera e propria ricchezza, con proprie caratteristiche e peculiarita’, spesso insostituibile per far fronte alle necessita’ delle fasce piu’ deboli della popolazione, soprattutto anziani e disabili. E con un ‘motore’, il volontariato, che consente di erogare qualcosa come 569 mila prestazioni in un anno, per un costo medio a prestazione di 14,80 euro. E’ il trasporto sociale toscano, un universo che ogni giorno coinvolge migliaia di persone tra operatori ed utenti: trasferimento da e verso centri diurni e case famiglia, ospedali, residenze per anziani o disabili, pagamenti, ritiro pensioni, lavoro. Per studiarlo a fondo l’Osservatorio Sociale Regionale, con il supporto della rete degli Osservatori Sociali Provinciali, ha realizzato un nuovo rapporto ‘Il Trasporto sociale in Toscana’, presentato stamattina nell’Aula Magna del Nuovo Ingresso Careggi. E’ una delle prime indagini di questo tipo a livello nazionale, resa possibile anche grazie alla vasta collaborazione dei comuni toscani, l’86% dei quali ha risposto al questionario sottoposto dai curatori, Filippo Tosi e Luca Caterino. Alla presentazione e’ intervenuta anche la vicepresidente Stefania Saccardi. “Non va fatta confusione – ha precisato – con il trasporto sanitario che si occupa dell’emergenza-urgenza. Il trasporto sociale e’ al servizio di tante persone, specialmente quelle piu’ fragili. Ma ci sono ancora tanti punti chiave da affrontare, soprattutto in tema di normativa, ma anche di valorizzazione del volontariato, che ne e’ la forza trainante. Trovare regole certe ed omogenee e’ diventato elemento imprescindibile, soprattutto alla luce delle prescrizioni europee in materia. La Regione – ha concluso – e’ pronta sotto questo profilo a svolgere il proprio ruolo di coordinamento perche’ si tratta di un settore che deve poter continuare a fornire la propria opera in modo sicuro”.

Download: Regione-Toscana-Il-trasporto-sociale-in-Toscana-anno-2014