Hanno garantito continuità dei rapporti coi nonni in questi mesi di lockdown e si sono dimostrate indispensabili nel rapporto tra famiglie e residenti nelle strutture assistenziali blindate a causa del coronavirus, ma già da prima la chiamata in video a distanza era diventata un must per diminuire le distanze tra un figlio o un nipote in un’altra città e la famiglia.
Unico ostacolo da superare è la facilità con cui un anziano può accedere al servizio in modo intuitivo e senza dover affrontare gli ostacoli di una tecnologia poco amica delle vecchie generazioni.
In tal senso è Google a fare i primi esperimenti di innovazione all’interno di una casa di riposo dell’area di Washington, con un centinaio di tablet appositamente studiati per facilitare il rapporto tra anziani e nuove tecnologie.
Il tablet Nest Hub Max di Google, particolarmente incentrato su una funzione semplificata per le videochiamate, ha un display “intelligente” in grado di garantire anche agli anziani più emarginati dalla tecnologia un modo più facile e intuitivo di mettersi in contatto con i propri cari e con il mondo di relazioni esterno che può garantire la presenza visiva in chiamata.