Anziani e Omega3, qualcosa da rivedere nei consigli dietetici

I tanto decantati supplementi a base di omega 3 e altri antiossidanti non migliorano la memoria e le capacita’ cognitive, almeno negli anziani. Lo afferma uno studio del National Institute of Health statunitense pubblicato dalla rivista Jama su oltre 4mila pazienti. Ai partecipanti, di eta’ media 73 anni, sono stati assegnati random un supplemento a base di luteina/zeaxantina, uno a base di omega 3, entrambi, nessuno o un placebo, e sono stati seguiti per cinque anni con test cognitivi periodici. L’analisi dei risultati non ha pero’ evidenziato nessuna differenza tra i soggetti trattati con il placebo e quelli con i supplementi. “Contrariamente alle credenze popolari non abbiamo visto nessun beneficio dall’uso dei supplementi – afferma Emily Chew, che ha coordinato lo studio -, mentre in altri studi abbiamo notato che una dieta che comprende cibi con omega 3 fa bene a occhi, cuore e cervello”. Secondo una ricerca del centro studi Package Facts nel mondo si spendono ogni anno 30 miliardi di dollari in supplementi e prodotti a base di omega 3, al primo posto tra quelli piu’ usati. Lo studio richiama quello simile condotto lo scorso anno, sempre negli Usa, sui supplementi multivitaminici, e pubblicato sugli Annals of Internal Medicine. Anche in quel caso dall’uso delle pillole non era emerso nessun beneficio per la salute.