La sedentarietà, pesante come una legge finanziaria e letale quanto un’epidemia

Gli effetti della sedentarietà, anche in tarda età, pesano sui sitemi sanitari nazionali e uccidono quanto un’epidemia. Ovvero cinque milioni di vite e quasi settanta milioni di dollari. E’ questa la conclusione cui sono arrivati gli esperti di quattro studi congiunti, pubblicati sulla rivista Lancet.
Un tema troppo sottovalutato a livello culturale, per l’errata percezione del sacrificio che costa la ginnastica. Per stare meglio ed evitare rischi di malattie e i problemi classici di mobilità, soprattutto in età anziana, è invece sufficiente un’attività fisica anche molto dolce: un’ora di camminata almeno un paio di volte a settimana oppure quindici o sedici chilometri di pedalata in bicicletta. Attività che non necessitano di attrezzature particolari o di palestre e che risolverebbero la maggior parte dei problemi.
Cinque milioni di decessi, del resto, sono un dato paragonabile ai morti causati per il fumo di sigaretta. Questo a livello internazionale, mentre in Italia gli ultimi dati disponibili parlano di una spesa sanitaria assorbita per quasi l’80% dalle malattie croniche degli anziani, molte delle quali dovute anche a una sempre più diffusa sedentarietà.