La spesa degli anziani italiani vale un quinto del totale nazionale

Un euro su cinque, spesi nell’economia italiana, proviene da una persona che ha più di 65 anni. Il totale, stimato dal Centro Studi di Confindustria, raggiunge i 200 miliardi di consumi.
La previsione, in un Paese dove l’aspettativa di vita supera gli 83 anni, è che i prossimi due decenni vedranno ulteriormente crescere la quota dei consumi “anziani” fino a un terzo del totale.
In gioco, per quella che ormai comunemente si chiama Silver Economy, ci sono diversi fattori: anzitutto la capacità di spesa, rimasta per molti anziani costante, nonostante la recessione delle fasce socio-economiche più giovani; poi il contributo che molti anziani offrono regolarmente alle famiglie con le proprie disponibilità e i propri risparmi; infine una maggiore richiesta di beni e servizi a misura della propria anzianità, un capitolo molto vasto che va dal consumo di prodotti culturali fino alla richiesta vera e propria di beni e servizi connessi alla propria fragilità.
Lo studio apre una riflessione su come l’invecchiamento della popolazione sia una delle principali sfide ed opportunità nello scenario dei sistemi economici dei prossimi anni. Una esplorazione che fa seguito a molti studi e convegni che si stanno compiendo un po’ a tutti i livelli. Non ultimi quelli che registrano nuove abitudini di consumo, come investono i risparmi e come stanno cambiando, non solo i servizi e le attività imprenditoriali, ma anche le città e i territori persino dal punto di vista urbanistico.