Osteoporosi e Pratica Clinica, un convegno sabato 19 a Cascina

Si terrà sabato 19 settembre, all’Euro Hotel di Cascina, con inizio alle 8.30, il convegno su “Osteoporosi e pratica clinica”, rivolto ai medici di famiglia, agli specialisti, ai farmacisti e agli infermieri, organizzato dal dott. Riccardo Cecchetti, responsabile del day service di reumatologia dell’ospedale Lotti di Pontedera, reparto che ha in carico circa 2000 pazienti. La giornata sarà caratterizzata da tre sessioni scientifiche, una dedicata all’inquadramento clinico-diagnostico dell’osteoporosi e alla revisione critica degli ultimi algoritmi comparsi in letteratura e al loro utilizzo nella pratica clinica quotidiana; la seconda verterà sulla diagnostica differenziale delle principali forme di osteoporosi secondaria, sulla osteoporosi maschile (troppo spesso misconosciuta) e sul trattamento dell’osteoporosi. Sia la prima sia la seconda sessione forniranno inoltre indicazioni pratiche ed organizzative ai partecipanti, attraverso la valutazione e la discussione di casi clinici appositamente creati, con un confronto interattivo fra partecipanti e facilitatori. Seguirà una tavola rotonda che avrà come argomento il punto di vista dei diversi specialisti interessati alle problematiche dell’osteoporosi.

L’osteoporosi è la più comune malattia metabolica del tessuto osseo e colpisce circa 200 milioni di persone in tutto il mondo. Tale malattia è spesso clinicamente silente fino al manifestarsi della sua più grave complicanza: la frattura. Le fratture osteoporotiche rappresentano una delle più importanti cause di disabilità e costituiscono una delle principali fonti di spesa sanitaria di molti paesi del mondo. Per una donna di 50 anni, il rischio di andare incontro ad una frattura di femore nel restante arco della vita e’ più elevato rispetto a quello di sviluppare un carcinoma della mammella o dell’utero. Le fratture femorali, vertebrali e del polso rappresentano le fratture osteoporotiche più tipiche e più frequenti. Le fratture di femore rappresentano l’evento più drammatico ed invalidante: ad un anno dalla frattura di femore solo il 20% dei pazienti torna alla condizione precedente la frattura, mentre la parte restante presenta un netto incremento di mortalità. La prevenzione, la diagnosi precoce ed una idonea terapia rappresentano le armi più efficaci a disposizione della classe medica per combattere tale patologia così altamente invalidante. Nella pratica quotidiana l’osteoporosi rappresenta una delle più frequenti problematiche cliniche che lo specialista deve affrontare. La crescente richiesta da parte dei pazienti dello sviluppo di strategie preventive, diagnostiche e terapeutiche volte a ridurre il rischio di una frattura si scontra spesso con un’evidente difficoltà nella gestione della malattia.
(azienda Usl 5, Pisa)